Ebbene sì, dopo due anni in città ho lasciato Düsseldorf!
Non finirò mai di ringraziare tutti gli amici e le persone con cui ho condiviso questi due anni splendidi (siete troppi ragazzi!), ma sono sicuro avrò modo di tornare a trovarli ab und zu – una volta ogni tanto 🙂
Probabilmente chi mi segue su Instagram avrà notato che Marzo l’ho trascorso in Italia – prima di partire per questa nuova avventura austriaca. E’ stato bello rivedere amici e family e passare un po’ di tempo insieme.
Mi trovo in un paesino a 15 minuti d Linz, in Oberösterreich – land che a ovest confina con la Germania (Baviera) e a nord con la Repubblica Ceca e ci rimarrò per qualche mese.
Prime Impressioni
Prima di trasferirmi in Austria qualche amico e collega mi aveva avvisato:
Simone, là non parlano tedesco – auguri!
Io rispondevo sorridendo, pensando che in fondo anche in Italia il modo di parlare ed i dialetti cambiano molto da regione a regione.
Certo.
Beh… avevano ragione i colleghi. Qui non si capisce una parola.
Ieri ho chiesto indicazioni ad una vecchia e cara signora – cercavo un supermercato.
Buongiorno signora, gentilmente mi sa dire dov’è il supermercato più vicino? [in tedesco, molto formale]
YO Certo! Xyaya duao duyqyq oooo destra
Ah quindi ha detto a destra?
YO ciunn ghua uuoo yrt YO
Grazie signora, YO.. Buona giornata! [sorriso smagliante, ripetendo YO per sentirmi più integrato]
Come potrai immaginare sono andato a destra e ho chiesto informazioni al passante successivo.
Dopo una serie di conversazioni di questo tipo penso di poter affermare che YO sostituisca il classico JA tedesco (SI’ in italiano).
Simone magari la signora era una rapper, no? YO!
Mmm.. tengo presente anche questa ipotesi. Credo però che la mia si un poco più probabile, ma non si sa mai.
Per correre ai ripari ho già stipulato un accordo con la proprietaria di casa – io le insegno qualche parola di italiano, lei mi insegna il dialetto locale. Ne vedremo delle belle!
Prima Spesa
Anche chi non sa il tedesco sa probabilmente che patate si dice Kartoffeln. Ecco, in Austria invece le chiamano Erdapfel. Dove Erd = Terra + Apfel = Mela, Mela di terra… pensa un po’! E’ come in francese! Patata si dice pomme de terre. Ho degli amici della Svizzera francese che però le chiamano patate (pronunciato alla francese).
Okay la smetto con le digressioni linguistiche. Era solo per farti capire che anche la più semplice parola in tedesco qui in Austria può essere tutt’altro 🙂
Ho comprato un pacco di pasta che porta la bandiera dell’Italia – con una scritta in francese appena sotto e….l’etichetta sul retro mi fa sapere che è stata prodotta in Germania. Continuo ad essere geograficamente confuso (?!).
Ho anche sbagliato alla grande a comprare il latte – affascinato da una splendida confezione che rappresentava le mucche austriache che pascolano nei campi non mi sono accorto che riportava la scritta Butter Milch, dove butter in tedesco significa proprio burro come in inglese.
Simone ma burro non era l’asino?
No quello è lo spagnolo, qui siamo in Austria! E mi sono appena ripromesso di smetterla con le digressioni linguistiche 🙂
Fatto sta che facendo colazione questa mattina mi sono ritrovato con una specie di latte cagliato – la traduzione esatta in italiano credo sia latticello. Insomma… No buono per la colazione! Tutto da rifare 🙂
Soprattutto dovrò indagare il perché vendano latte cagliato. Fatto culturalmente e gastronomicamente interessante.
Disavventura a parte, la signora alla cassa del supermercato è stata invece gentilissima.
YO auqo idq huyo?
Scusi?
Ha la tessera? (ha capito che non capivo il dialetto)
Purtroppo no!
Non c’è problema – usiamo la mia.
Aveva una tessera in cassa grazie alla quale mi sono beccato lo sconto, non male! 🙂
Grazie mille, arrivederci!
Arrivedeueq qu YO!
Linz – una prima visita in città
Città ma non metropoli (190.000 abitanti), elegante come tutte le grandi città austriache ma non dal taglio imperiale di Vienna, è anch’essa attraversata dal Danubio.
Molto giovane, probabilmente per via dell’università che attira molti studenti anche dall’estero.
Non è internazionale come Düsseldorf – ma la Germania del resto è un misto di popoli, l’Austria invece ha una forte identità nazionale.
Dico sempre che l’Italia è molto italiana e che sono pochi gli stati europei con una componente cultural-architettonica così marcata come la nostra. Ecco, da questo punto di vista l’Austria potrebbe essere un buon candidato per il secondo posto.
Se a Düsseldorf per le strade senti parlare spagnolo, inglese, italiano (la lista è lunga) e ogni tanto un po’ di tedesco, a Linz sentirai invece le persone parlare tedesco in primis, dialetto locale poi.. e inglese ogni tanto.

Inutile dire che un fiume cambia sempre volto a una città – rendendola particolare.
Pare sia presente anche una buona componente artistica in città – a parte i molti musei, tra cui quello del futuro che sono curioso di vedere, ho intravisto diverse boutique e piccoli studi di artisti locali.
Simone ma come è possibile che ci sia un museo del futuro? Non può raccontare cose che ancora non sono accadute!
Concordo – forse è per questo che sono curioso di sapere cosa come l’hanno organizzato 🙂
Che altro aggiungere? Scoprirò pian piano sia la città che i dintorni, per il momento è tutto!
A prestissimo,
Simone
Ecco cosa ci andavi a fare in Austria… svelato il mistero! 🙂
Come mai ti sei trasferito qui?
In bocca al lupo per questa nuova avventura allora 🙂
Oh yes! Eccolo svelato 🙂
Mi sono spostato per lavoro..crepi il lupo! Vi racconterò 🙂
Il fatto che ti sia trasferito gioca a vantaggio di tutti, così da ora in poi avremo anche molti dettagli sull’Austria 😀 io (Marco) sono stato a Linz taaaanto tempo fa, in terza media, ma non ricordo nulla ahah
Ihih..dei viaggi di giovinezza anche io ricordo poco in effetti 😀
Beh..sicuro avrò un po’ da raccontare hai ragione! Vi terrò aggiornati 🙂
Un saluto!
Simone
Che dire, Simone? Mi fai sempre tanto tanto ridere! In bocca al lupo per questa nuova avventura e speriamo di conoscerci presto dal vivo!
Ciao Frida!
Grazie mille e ancora una volta crepi il lupo!! 🙂
Sicuro si avrà occasione di incontrarsi.. il mondo è sempre molto più piccolo di quello che pensiamo 🙂
Un saluto!
Simone