El Chalten è un paesino di 400 abitanti disperso tra le Ande, che diventano tranquillamente 3000 durante l’estate (Gennaio-Marzo) data la grossa affluenza di turisti. La città più vicina è El Calafate – a “solo” 3 ore di pullman di distanza. In città c’è una sola banca – quindi assicurati di aver prelevato prima di arrivare a El Chalten. Ho visto gente disperata perché la loro carta di credito non funzionava in quell’unica banca. Anche il WiFi negli ostelli lascia il tempo che trova – è infatti reso disponibile grazie al satellite.
Simone e se c’è brutto tempo o è molto nuvoloso?! Riesco comunque a connettermi?! Non vivo senza WiFi aiutami tu!
Ecco, appunto. La connessione rallenta al punto da farti passare la voglia di connetterti. Il che da un lato è sicuramente interessante e fa parte dell’esperienza, dall’altro diventa difficile prenotare il tuo prossimo ostello/tour/aereo etc.

Il mio consiglio è di prenotare già la tua prossima permanenza prima di arrivare in paese, in questo modo non perderai tempo ne’ impazzirai per fare le tue prossime prenotazioni online.
Grazie Simone! Ma perché dovrei venire a El Chalten? Che ha di speciale?
Mi hai anticipato, ora te lo dico 🙂
Patagonia Trekking – El Chalten è il posto giusto!
El Chalten è infatti il punto di partenza per le camminate nel parco nazionale Los Glaciares, famoso per i suoi monti Fitz Roy e Cerro Torres – è considerata la capitale del trekking in Argentina.
Personalmente ho trovato il parco nazionale e la camminata al Fitz Roy anche più bella di quella a Torres del Paine, forse più famoso e proprio per questo stracolmo di turisti.
A El Chalten i turisti ci sono ma non sono così tanti. A El Chalten trovi solo i veri appassionati di trekking e i backpackers. In molti – come il sottoscritto – scelgono di fare passeggiate in giornata dormendo in ostello. Qualcuno invece campeggia all’interno del parco. I campeggi non sono attrezzati come a Torres del Paine: semplici piazzole un po’ alla buona in cui passare la notte.
In città si respirano pace e tranquillità, tanto che molti degli abitanti lasciano le auto parcheggiate con le chiavi all’interno senza alcun problema. E’ un paese fuori dal mondo, pieno di casette colorate e immerso nel verde.

Io mi sono recato a El Chalten unicamente per fare la camminata al Fitz Roy (si arriva a Laguna de los Tres per ammirare il monte Fitz Roy in tutto il suo splendore). Peccato che il giorno della camminata (3,5 ore a salire) – inizialmente coperto ma non troppo – a un certo punto abbia iniziato a diluviare, ma che dico diluviare. Grandinare quasi. Nebbia, visibilità scarsa. Schifo. Tanto che a un certo punto io e Roberta – grande viaggiatrice che avevo conosciuto il giorno prima in pullman – abbiamo deciso di rientrare.


Mi mangio ancora le mani perché il giorno precedente invece c’era un sole splendido. Io però arrivato da El Calafate con il pullman attorno alle 13:00 avevo deciso di rilassarmi in paese. Del resto chi partirebbe per una camminata in montagna nel pomeriggio?

Ecco. Se ti posso dare un altro consiglio, anche nel caso arrivassi in paese nel primo pomeriggio parti subito se è una bella giornata. Il meteo cambia molto in fretta e le previsioni sono inaffidabili. Vale la solita regola: sei molto a sud ed in estate (Gennaio-Marzo) le giornate sono lunghe. Non avrai problemi di luce ed il sentiero è battuto.
Dove mangiare a El Chalten
Che fare dopo una lunga e stancante camminata in montagna? Ovvio: si va a mangiare!
In soli due giorni e mezzo a El Chalten sono riuscito a fare amicizia con Manuel – proprietario del ristorante El Parador (4 tavolini e 8 sedie in tutto) – situato proprio sulla via principale del paese. Del resto ho passato mezza giornata a rilassarmi sull’amaca posta proprio al di fuori del suo ristorante, dove incredibilmente il WiFi non era poi così male e sono riuscito a chiamare un amico via Skype.
Ci pensi? Una chiamata via Skype da un’amaca disperso tra le Ande. A volte non ci si pensa ma quello che riusciamo ad ottenere oggi con la tecnologia è davvero incredibile!
Amaca a parte, ho fatto del gran chiacchierare con Manuel che dopo un po’ ha iniziato ad offrirmi l’anguria che stava mangiandosi, una fetta io e una fetta lui. Ragazzo davvero gentile e cordiale, sono passato a salutarlo la mattina prima di ripartire e mi ha offerto anche un buon caffè J
Inutile quindi dirti che consiglio vivamente El Parador!

La sera invece sono stato a La Vineria con Roberta, di cui ti ho già accennato, e Ryan – ragazzo di San Francisco con cui avevo condiviso la camera in ostello a Punta Arenas e che mi sono magicamente ritrovato in camera proprio a El Chalten. Ampia scelta non sono di vini – come era forse intuibile dal nome – ma anche di birre! Anche qui buon cibo (principalmente mega-panini o taglieri di salumi) e cameriera molto cordiale che è stata attenta e soprattutto paziente con noi che l’abbiamo riempita di mille domande sui vini argentini.

Dove dormire a El Chalten
Di nuova costruzione, economico e senza troppe pretese io ho alloggiato a La Comarca– situato proprio davanti alla stazione dei bus. Unica pecca: stavano ingrandendo l’ostello per cui era un mezzo cantiere in costruzione, così com’è oggi non mi sentirei di consigliarlo. Ti direi di stare sul Rancho Grande se stai cercando una soluzione a budget ridotto – è uno dei più famosi in città e spesso va sold-out.

Se invece non vuoi rinunciare ai comfort di un albergo qui trovi una lista completa delle strutture.
Appassionato di montagna e di trekking? Se stai organizzando un viaggio in Patagonia non perderti le escursioni nella Patagonia cilena: ne ho parlato nell’articolo sul trekking a Torres del Paine!
Altre domande? Lasciami un commento nella sezione apposita qui sotto 🙂