Il mese scorso sono stato a Münster – città assolutamente non conosciuta ai più, ma che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. Ti voglio raccontare cosa ho visto e perché secondo me vale la pena visitarla.
La Storia della città di Münster
Münster, che in tedesco significa monastero (e non mostro, come verrebbe da pensare anche considerando il termine inglese) è una città di circa 300.000 abitanti a circa 130km a nord-est di Düsseldorf, in Vestfalia.
Il nome deriva in questo caso dal latino Monasterium, e la sua fondazione risale all’epoca di Carlo Magno – Wikipedia mi conferma 793 D.C. – che inviò i suoi missionari ad evangelizzare la regione del Münsterland. La città entrò poi a far parte della lega anseatica, anche se con un ruolo minore rispetto alle più conosciute Lubecca ed Amburgo.

Nel XVI secolo Münster divenne città-stato del movimento anabattista, ed ancora oggi mantiene il titolo di città indipendente. Nel secolo successivo fu invece una delle due sedi in cui fu firmata la pace di Westfalia, che pose fine alla guerra dei trent’anni.
L’intero centro storico fu completamente raso al suolo durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. A differenza di molte altre realtà in questa regione gli edifici furono però ricostruiti seguendo l’antica conformazione: ecco perché ancora oggi l’intera area appare molto ben conservata, anche se passeggiando per il centro si può notare la presenza di edifici storici accanto a strutture più moderne.

Münster città della Bicicletta
La città è nota inoltre per essere la “capitale della bicicletta” tedesca. Qualcuno mormora ci siano più biciclette che abitanti. Fatto sta che il centro storico è molto esteso ed interamente pedonale, il che rende la bicicletta il mezzo migliore per muoversi per la città vecchia. L’impressione – sia per l’elevato numero di biciclette che per il canale che circonda il centro – è quella di essere in una cittadina olandese. Il numero così elevato di biciclette è spiegato anche dal fatto che Münster è una grossa città studentesca. La Westfälische Wilhelms-Universität, università di Münster, è una delle principali università tedesche. Con quasi 50.000 studenti su 300.000 abitanti Münster è infatti anche la prima città universitaria nel paese.

Cosa vedere a Münster
Ciò che più colpisce è il mix tra antico e moderno, in un centro storico in cui ci si può imbattere in piccole boutique artigiane, ed al tempo stesso non mancano le catene di negozi più famose (H&M, Zara & Co.).
Da vedere sicuramente il Duomo di San Paolo, famoso per il suo orologio astronomico – ovvero un orologio che mostra la posizione della Luna e del Sole rispetto allo Zodiaco. Nella piazza del Duomo ogni sabato mattina (e fino alle 14:30) si svolge il mercato cittadino, i commercianti elargiscono buone porzioni di assaggi, e nel quale non mancano prodotti tipici sia italiani che olandesi.

La Chiesa di San Lamberto (Lambertikirche) in pieno centro storico è invece sicuramente interessante per il suo stile tardo gotico tipico vestfalico.
È possibile visitare anche l’antico municipio – o Rathaus – in cui si trova un salone interamente dedicato alla pace di Westfalia, in cui venne firmato il noto trattato. Poco al di fuori del centro, ma facilmente raggiungibile a piedi, si trova inoltre una reggia (Fürstbischöfliches Residenzschloss) con giardino botanico che è ora uno degli edifici sede dell’università. Da qui inizia poi una lunga passeggiata nel verde, che circonda il centro e segue il canale, passando per un lago dove ha sede lo zoo cittadino.

Non avrei potuto considerare conclusa la mia visita senza una sosta all’unica Brauerei (birrificio) in città: Pinkus Müller! Qui la grossa scoperta: ordino una Alt, birra che a Düsseldorf e in tutte le altre città nel land NRW è di colore ambrato/rossastro, e mi portano una birra chiara. Stupito sto per chiedere se fosse un errore, ma noto che anche i due ragazzi seduti accanto a me ordinano la stessa birra: Alt, ed è chiara. Tutto ciò che pensavo di aver imparato sulla “Alt Bier” viene messo in discussione. Deduco e decido quindi che Alt Bier si chiami Alt solo perché è prodotta nel centro storico (in tedesco l’Altstadt è la città vecchia), nulla a che fare con il colore. A meno che questa non sia l’eccezione che confermi la regola (il che è molto più probabile, a parte i miei viaggi mentali). Il dubbio resta 🙂
Se ti capita di fare un giro in città consiglio uno stop per un buon hamburger da Hans im Glück. Posto molto carino e atmosfera rilassante. Hamburger buoni e vari. È una catena tedesca che possiede circa una ventina di locali sparsi per il paese.
Spero che questa breve guida ti possa essere utile per scoprire una delle città meno conosciute ma secondo me assolutamente da vedere in Germania!
Domande? Dubbi? Curiosità?
Lasciami un commento!
A prestissimo,
Simone